ROMA (ITALPRESS) – Il Giro d’Italia non è soltanto una competizione sportiva, ma anche potente ambasciatore del Made in Italy. E’ quanto emerge da uno studio della divisione Ifis Sport di Banca Ifis, ideata dal Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio, che ha quantificato il ritorno economico che la Corsa Rosa genera sul territorio. L’analisi evidenzia come il valore generato dagli spettatori live del Giro 2025 sia pari a 2,1 miliardi di euro tra impatto immediato, ossia la spesa prodotta dagli spettatori lungo le tappe della kermesse e dalla macchina organizzativa dell’evento; e indiretto, ossia la spesa di chi, dopo aver assistito all’evento sui territori del Giro, vi torna per vivere altre tipologie di esperienza turistica. Secondo i dati, oltre 1,5 milioni di appassionati stranieri che hanno seguito attivamente la corsa ha infatti aumentato la propria propensione all’acquisto continuativo di prodotti italiani, trasformando la passione per lo sport e il ciclismo in un legame concreto con il nostro Paese e le sue eccellenze produttive. Ciò genera un valore di oltre 2,5 miliardi di euro annui sulla produzione Made in Italy sui mercati internazionali. Tra gli spettatori stranieri del Giro che hanno scelto prodotti Made in Italy, emergono preferenze ben definite: il settore food & beverage è il più apprezzato, davanti alla moda. Sempre secondo i dati elaborati da Banca Ifis, che per la prima volta ha indagato il valore delle tappe estere della nostra grande competizione ciclistica, anche la partenza in Albania ha aumentato la passione per il Made in Italy spingendo business e lifestyle italiano. Tra i dati più significativi, il 92% degli spettatori LIVE ha giudicato positivamente la scelta di far partire la Corsa Rosa 2025 fuori dai confini nazionali. Oltre a questo, da una parte il 74% degli spettatori LIVE ha riconosciuto alla partenza albanese un forte valore di promozione turistica, dall’altra il Giro è vissuto come un ambasciatore dell’Italia all’estero con il 38% degli spettatori che l’ha vista come un rafforzamento dei legami culturali tra Italia e Albania e il 25% vede un miglioramento dell’immagine dell’Italia come Paese aperto e collaborativo.
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