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Alain Schroeder a palazzo Doebbing

SUTRI – Vincitore di 3 World Press Photo e di innumerevoli Premi che hanno costellato la sua carriera quarantennale, Alain Schroeder racconterà in una imperdibile Talk la sua passione per il linguaggio fotografico, i viaggi e le storie. Lo ricordiamo, anche, come co-fondatore della famosa agenzia fotografica Reporters. Con il suo sguardo documentario, attento alla dimensione umana, Schroeder invita lo spettatore a confrontarsi con temi sociali e culturali importanti. Lo fa anche in “Living for Death”, presente in mostra al Festival Internazionale di Fotografia a Sutri fino al 18 gennaio, mostrandoci una visione del morire che solitamente non appartiene al silenzio o alla rimozione tipici delle popolazioni occidentali. Nel progetto realizzato tra le popolazioni Toraja dell’isola di Sulawesi (Indonesia), esplora il significato della morte come evento collettivo e celebrativo, mostrandoci i rituali funebri di questa comunità in cui la morte s’intreccia alla vita. Perché sia gli anziani che i giovani vivono questo passaggio come un processo lento e pacifico che richiede molto tempo, anche anni. Sono proprio i rituali di accudimento a tenere uniti i legami familiari: il defunto è tenuto in casa, prima di organizzare il cerimoniale del funerale lungo ed oneroso, e continua ad essere partecipe della vita familiare. Nel Festival siamo invitati ad attraversare questa soglia, a vivere esperienze diverse dalle nostre. Le immagini di Schroeder ci spingono ad interrogarci sul nostro rapporto con la morte, con la perdita, il lutto. Laddove il dolore lascia spazio alla cura, ad una continuità affettiva e comunitaria oltre la morte. Un invito che si rinnova anche nelle altre 8 mostre. Tutte loro indagano il sacro in Pistis – Suggestioni di Fede e ci obbligano a fare i conti con la nostra idea di spiritualità. Sono davvero tanti i lavori e le tematiche affrontate da Schroeder, che passa dal colore al bianco e nero secondo proprie esigenze narrative, per raccontarci una umanità variegata fatta di volti di sguardi, culture a noi lontane, riti dimenticati, disastri ambientali. Invitandoci all’attenzione e alla comprensione. Perché niente venga dimenticato. Alain Schroeder 6 dicembre ore 16,30 – David Marciano 7 dicembre ore 11,00: “The faces of Buddha”- Museo di Palazzo Doebbing a Sutri (Ingresso gratuito alle Talk). Le mostre saranno fruibili il 5/6/7/8 dicembre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. https://museopalazzodoebbing.it ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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