Ancora Bugo contro Morgan, a distanza di due anni. Tanto è passato dalla loro partecipazione a Sanremo, durante la quale Bugo ha lasciato il palco dell’Ariston perché Morgan ha cantato un testo rivisitato della canzone in gara. Morgan è tornato sull’episodio in un’intervista al Corriere della Sera: “Sono stato usato, bullizzato, mobbizzato. Avrei dovuto cantare e dirigere l’orchestra, ho finito per diventare l’ospite di Bugo, che cantò pure la mia parte della canzone. Così nella serata finale gli ho reso la pariglia”.
Dichiarazioni a cui ha risposto Bugo in una serie di storie su Instagram: “Uei Morganetto, chi si rivede, eh? Sai, c’è stata anche la pandemia. Per tre anni non mi andava di parlare dei ca**i nostri tra me e te, rispondere alle tue stron**te che ogni giorno dicevi. C’era la pandemia, la gente moriva, perché dovevo alimentare una polemica mentre la gente moriva?”.
E ancora: “Ma a te che te ne frega della gente che muore, no? A te che te ne frega della mascherina, artistoide? E invece mi dicono che la settimana scorsa, ancora, fai interviste, mi citi perché vuoi il titolone, se no non te lo danno, non ti caga più nessuno. L’unico che ti caga è il politico di turno. Questo ormai fai: hai bisogno del politichetto di turno, sgorbietto, che ti dà il programmino sulla Rai, così sei contento”.
Ha concluso Bugo: “Tanto lo sappiamo che come compositore son 20 anni che non fai un ca**o, non sei mai stato un cantautore, avresti sempre voluto essere un cantautore, ecco perché mi hai sempre adorato. Non potevi essere come me, non sei cantautore, non lo sei mai stato. Allora sei diventato questa specie di storico della musica, storico di corte, compositore di corte, pensi di affabulare la gente con le tue cazzate, mezze inventate, mezze buttate lì. Ti rimane quello, va bene dai, te lo concedo: sei talmente involuto che almeno questo te lo posso concedere. Però basta parlare di me nelle interviste, in televisione”.
G.